LA REGINA DEI NODI

Se il suono del mare o il silenzio di una montagna sovrasta quello dei tuoi pensieri, probabilmente sei nel posto giusto.
E sei nel posto giusto anche per imparare qualcosa di nuovo: un nodo. Perchè un nodo? Non ricordo chi disse che spesso può accadere che le vite umane dipendano da un nodo ben fatto (o mal fatto, questo dipende dal punto di vista e dalle vostre intenzioni).
Nel mondo nautico come in quello dell’alpinismo, saper annodare cime o corde in modo adeguato alla situazione in cui ci troviamo, è di fondamentale importanza.
Tra i mille nodi di quest’arte, la gassa d’amante ne è la regina: è un nodo ad anello al termine di una cima, creato appositamente per serrare senza strozzare. Viene impiegata in nautica per fissare la scotta alla vela, per l’ormeggio alla bitta, per formare un paranco, per issare le vele, per congiungere grossi cavi, per il recupero di uomo a mare. Nell’alpinismo serve per legature semplici a vita o per aiutare qualcuno in pericolo in un posto difficilmente accessibile.
E’ un nodo sicuro, che regge la tensione per quanto forte sia e si scioglie facilmente solo con l’intervento umano. Vi è chiaro perchè la chiamino cosi?
Imparare quindi a fare una gassa d’amante può tornarvi incredibilmente utile durante i vostri viaggi: in barca potrete orgogliosamente far mostra delle vostre inaspettate conoscenze marinaresche e durante un’arrampicata potrete sfoggiare imbragature da manuale. Ah, in questo caso, abbiate particolare cura che il nodo sia eseguito in modo corretto. Altrimenti un malcapitato che per disgrazia restasse sospeso improvvisamente, non si sfracellerebbe in una caduta, tuttavia resterebbe appiccato.
E ciò non è piacevole.

gassadamante

Per prima cosa si deve creare il lago (l’occhiello).
Il coccodrillo (la cima) esce dal lago.
Il coccodrillo gira attorno all’albero (dormiente)
e alla fine rientra nel lago.
Per fissare il nodo basta tirare contemporaneamente il coccodrillo e l’albero.

Enjoy!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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